YOGASEMPLICE – VIAGGIO NELLA BELLEZZA DELL’ANIMO UMANO

Uomo libero, sempre il mare tu amerai (Charles Baudelaire)

Si, lo yoga è semplice.

Semplice come l’acqua, allegro come una risata, spontaneo come il respiro.

Naturale come lo sono i conflitti interiori, specchio di ciò che semplicemente è nella natura di ogni cosa;

vita e morte nell’alternarsi delle stagioni, acqua che nutre e tempesta che distrugge, fuoco che scalda e incendio che devasta… ciò che distrugge ricrea. Gli opposti in fondo rivelano da sé la loro medesima natura.

Così sarà il respiro, dolce o potente, veicolo per giungere a quelle nostre infinite voci che, seppur in forma distorta, riescono a palesarsi tramite clamore, emozione o disagio quali segnali per saper dove andare.

Entrare in noi stessi è visitare il luogo dove poterle incontrare.

Un luogo silenzioso dove gli opposti sono armonia e tutto è perfetto, pur nel bailamme della vita e non vi è nulla da correggere, nulla da affermare o negare, non vi è errore.

TUTTO È PURO. Abbandonarsi a quello, senza difesa, senza voler afferrare qualcosa, nel silenzio, è la via per essere se stessi, nella propria vera natura umana. È qualcosa di carezzevole, sorridente, senza età. Sussurrerà, senza che magari si possa al momento udirlo, ma tutto cambierà.

Per sempre.

Difficile spiegare a parole concetti che paiono irreali. La mente vi opporrà scetticismo, spesso timore o logicissime difese. Beh, fa il suo lavoro; strumento abituato a giudicare, dividere, scegliere o respingere, anche a prezzo di depressioni e dipendenze, non ha i mezzi per valutare qualcosa oltre lei stessa, seppur, una volta apertasi a uno spazio più vasto, si dimostrerà disponibile a trasformare le sue rigide visioni in qualcosa di più fluido, ampio, naturale.

Lo yoga ti invita a stare un po’ da solo con te. Non è fuga, né rinuncia al conflitto anzi, ne è il contrario.

E’ forza calma di chi, libero da stati emotivi e mentali disturbanti, non ha niente da difendere e, senza clamori, vede, decide e agisce in piena libertà. In te potrai conoscere il vero volto dei tuoi genitori, la quiete della natura, l’ampiezza dell’arte, la potenza di musica e poesia, il miracolo del mondo.

Percepirai quel filo sottile che lega ogni cosa e ne intuirai i vasti e perfetti movimenti. Tante cose perderanno la loro importanza a favore di altre. Una visione più ampia della realtà ridurrà a un francobollo il tuo odierno quotidiano. Ogni luogo ogni cosa potrà essere “la tua casa” e cosa ne sarà del mondo del desiderio se già si possiede tutto?

Percepirai, amerai e saprai. Senza pensare, amerai e saprai.

Utile certo leggere libri, poesie, belle frasi sui social, voci di maestri, saggi o imbonitori dalle facili promesse; tutto serve per un primo passo. Ma fino a quando ciò che appassiona non sarà stato assimilato come propria intima esperienza personale nulla sarà cambiato.

Ci vogliono amore, perseveranza e sincerità su questa strada. Non è facile abbandonare le gratificanti immagini di sé accettando come propri il meglio e il peggio della natura umana. Ma è tale conoscenza che apre al Tutto, e non può esistere un Tutto a misura propria.

Questo è il vero limite, come magnificamente esprime Borges:

Credi che la divinità possa creare un luogo che non è il Paradiso? Credi che la Caduta sia qualcosa di diverso dal non sapere che siamo in Paradiso?” J.L. Borges.

L’induismo possiede un termine sanscrito, sat-cit-ananda, in cui le parole esistenza, coscienza e gioia sono indivisibili e rappresentano il fine ultimo della coscienza umana, la vita il sentiero per arrivarci.

Lo yoga, ovviamente, non è la sola strada, ve ne sono tante, come tanti i volti che popolano questo pianeta. Dal dittatore al santo, dall’avido al prodigo, dal giusto all’ingiusto, dal materialista all’esoterico. Teorie sempre nuove su legami tra salute/malattia e stati emotivi, nonché sulla natura fisica dell’universo stanno riavvicinando il mondo della scienza a quello della spiritualità come già era agli albori della conoscenza.

Tutto cambia, ma tutti dentro “Siamo”, e tutti abbiamo il necessario per perfezionare la nostra natura. Tutti, in apparenza diversi nei volti e nei modi, cerchiamo qualcosa… e apriamo, consci o meno di farlo, infinite porte su infinite strade verso la medesima meta.

Ogni strada è La Strada e non ve n’è una migliore o peggiore dell’altra, ma va trovata.

Vi è un mondo di splendide persone che se si decide di Essere compariranno dal nulla per dare una mano.

Ascoltate ciò che “sentite dentro”, ma senza farne bandiera. Un moto evolutivo è sempre collettivo, anche per chi si rifugia a meditare in cima a una montagna. Ogni passo che si fa nella propria coscienza è per tutti, come per tutti ogni passo di chiunque stia cercandosi; che si sia consapevoli di questo o meno.

Tutto è movimento e, se volete, possiamo fare qualche passo assieme…

respirando liberi, senza ruoli, senza voler nulla, senza pregiudizi. Per giungere forse, ad una più reale dimensione umana.

Anime libere senza confini.

Paolo Bernasconi

Paolo Bernasconi

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